Non bisognerebbe mai scrivere a mente calda sui videogiochi. Final Fantasy VII: Crisis Core fa la differenza. Perché giochi di questo calibro vivono di emozioni e passione. Sono prodotti che per loro natura vivono uno stato definito come opera d'arte, capaci di divertire e commuovere allo stesso tempo. Poco importa se Final Fantasy VII: Crisis Core non sia impeccabile a livello di gameplay, con le sue 300 missioni tutte uguali, la mancata fase esplorativa o abbia un battle system ridotto all'osso; Crisis Core nella sua semplicità è capace di regalare un retroscena interessante sulle vicende del settimo episodio della saga Square Enix, farci ancora appassionare tramite personaggi e luoghi intramontabili.
Andiamo per gradi. Final Fantasy VII: Crisis Core è un titolo sviluppato in esclusiva per PSP e rilasciato nel settembre 2007 come celebrazione per i 10 anni dell’anniversario di Final Fantasy VII. Non si tratta quindi di un titolo principale della famosissima saga della Square Enix. Come è facilmente deducibile dal titolo si tratta invece di un prequel del settimo episodio, ovvero del capitolo più amato dagli appassionati di JRPG. Nonostante la sua natura da spin-off è un tassello davvero importante per chiarire molti lati “oscuri” della trama. Nei panni di Zack Fair rivivremo le vicende che hanno portato il definirsi della trama di Final Fantasy VII.
Sebbene sia a livello temporale il predecessore del settimo capitolo di Final Fantasy, il gioco si allontana dalle meccaniche di JRPG ben note agli appassionati della serie, concentrando tutto su combattimenti in tempo reale in stile action game. Tuttavia qualche componete ruolistica non manca al titolo Square. E così Zack (unico personaggio utilizzabile) potrà imparare nuove magie tramite le famose materie, salire di livello, equipaggiarsi di oggetti e accessori e anche sfruttare l’ O.M.D. (Onda Mentale Digitale); una nuova feature introdotta che permetterà a Zack di eseguire attacchi speciali e invocazioni, la quale verrà gestita in maniera casuale e sarà alterata in base alle vicende della storia. Oltre ad aumentare il fattore imprevedibilità durante le battaglie è anche un’ottima trovata per inserire vari richiami ai personaggi storici come Sephirot, Cloud, Cait Sith, Tseng e Aerith, visto che il nostro eroe lotterà traendo supporto proprio da loro grazie a questo innovativo sistema.
Anche se il battle system è ben studiato e dinamico tuttavia non riesce a raggiungere i livelli di complessità del suo “successore”. Stesso discorso vale per l’esplorazione, dove qui viene a meno tranne per le missioni secondarie, tutte però simili tra loro e abbastanza banali. Queste scelte tuttavia vanno contestualizzate sul sistema in cui gira Crisis Core, ovvero un portatile. In quest’ottica il gioco funziona alla grande, garantendo appassionate sessioni mordi e fuggi arricchite da un battle system immediato, spettacolare e divertente. La PSP ci regala anche una grafica di tutto rispetto. La modellazione 3D dei personaggi è di buon livello, così come il character design; qualche calo invece lo si avverte per quanto concerne gli scenari, ma nulla di drammatico. Fantastici invece i filmati, nitidi e ispiratissimi, dove il supporto UMD Sony da il massimo di sé. Ottima anche la colonna sonora fatta di temi epici e malinconici, in grado di impreziosire la sceneggiatura del gioco.
La parte più succosa rimane tuttavia la trama. L'aggiunta di nuove importanti presenze come Angeal e Genesis arricchiscono un cast già esplosivo perché ispirato dal leggendario Final Fantasy VII. La cosa più riuscita al riguardo è sicuramente l'efficacia di non rendere per niente scontato lo svolgimento narrativo. Zack è destinato a perire, qualsiasi fan della saga lo sa, ma questo non si tramuta in qualcosa di calcolato e razionale. Crisis Core infatti gioca sull’irrazionalità del videogiocatore. In questo caso poco importa conoscere il finale, quello che conta è immedesimarsi, amare e seguire col fiato sospeso le sue vicende. La Square riesce a farci innamorare di un personaggio già sconfitto dall'inizio, un eroe segnato, terribilmente sfortunato. Ma con un carisma e una personalizzazione da non temere di sfigurare neanche di fronte ai personaggi storici e "ben collaudati" come Cloud, Sephirot o Aerith. La software house giapponese è stata capace di creare un prequel degno di uno dei migliori RPG di sempre.
Tutte le opere d'arte in fin dei conti hanno i loro difetti; Crisis Core non è da meno. Non è un giocattolino studiato appositamente per divertire qualche ora senza troppi pensieri, neanche un pezzo per collezionisti da lasciare in qualche polveroso scaffale; è un'avventura da vivere con tutti i suoi alti e bassi, le sue crude scene di morte e addii. E’ un titolo per chi vuole andare oltre ad una semplice esperienza videoludica.
Link approfondimenti:
Info sul gioco (da Wikipedia, in italiano)
Personaggi tratti da Final Fantasy VII: Crisis Core (da Wikia, in italiano)
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