31 gen 2014

I 10 Drammi che qualsiasi retro gamer ha passato (e ancora non è riuscito a superare)!

retro_gamer_nostalgia
Oggi vogliamo un po’ ironizzare su tutti quegli aspetti che in un modo o nell’altro hanno influenzato la vita dei videogiocatori di vecchia data; in modo provocatorio verso il presente, ma usando anche un po’ di sana auto-ironia. Ecco a voi i 10 drammi che ogni retro-gamer ha dovuto passare!
1) Chiusura delle sale giochi:
Ok, ok… prendete i fazzoletti e scusateci per portare a galla brutti ricordi. Ma non poteva non essere altro il primo posto. La chiusura della sala giochi della propria città è un trauma che non si supera mai. Passano gli anni ma si ha sempre lo stesso traumatico ricordo: noi davanti a quella serranda tirata giù, imbrattata da qualche writers e con i affissi i cartelli “vendesi”. Il nostro secondo mondo in un attimo spazzato via dalle dure leggi economiche.
2) Game Stop:
Game Stop è una fottutissima epidemia. E’ il Mc Donald’s dei videogiochi. Abbiamo dovuto dire addio al nostro “spacciatore” di videogiochi di fiducia e spesso (quando questo non si è trasformato in solarium) è divenuto proprio un Game Stop.
Questa catena ha fatto perdere tutta quella magia dei negozi indipendenti, dove potevi trovare qualsiasi chicca, dove ognuno aveva il suo discorso da proporre. Addio action figures, addio gadget dal Giappone, addio all’import, addio agli arcade stick… e per cosa? Per un usato che costa 3 euro in meno rispetto al nuovo… grrrrr.
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3) I giochi in allegato con le riviste:
Quando nel 2010 anche The Games Machine ha smesso di allegare giochi ci siamo sentiti tutti un po’ più vuoti. Anche il PC gaming è diventato più freddo. Non è una questione di discorsi del tipo: “eh, ma tanto trovi su internet le stesse cose, anche di più”; è il rito che è andato perduto. Il trovarsi un CD (DVD in tempi più moderni o Floppy Disc nella preistoria) con un gioco dentro era qualcosa di magico. Aprire la rivista e leggere lo speciale allegato, dove anche la più ignobile schifezza era venduta come fosse capolavoro. Indimenticabili momenti.
4) La grafica è tutto:
Per quanto si filosofeggi in giro per forum la verità è solo una: la grafica di questi tempi conta, e conta pure molto. Tanto che sulle nuove console non si spendono parole per valorizzare il loro catalogo di videogiochi, ma quale riesce ad avere una texture più definita rispetto alla concorrente.
Sembrano lontani i tempi in cui anche con una manciata di pixel e improbabili personaggi con sembianze pseudo-umane riuscivano a divertirci, e a volte, addirittura emozionare.
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5) La “fine” della SEGA:
Dopo la morte del Dreamcast il mondo videoludico non è stato più lo stesso. Dopo il tragico avvenimento la SEGA si è sentita in dovere di sputtanare il proprio nome, sviluppando una serie di titoli meritevoli di entrare nella classifica dei giochi più brutti di sempre (toccando il fondo proprio con la saga di Sonic e i suoi improbabili reboot). Un giorno infelice che ha segnato in maniera negativa la storia.
6) Il D-Pad in seconda posizione:
Usato ormai solo come scelta rapida per gli oggetti e relegato in un angolo in basso nella maggioranza dei joypad in commercio, il D-Pad è ormai il grande rinnegato del mondo videoludico. Spesso demonizzato, deriso e ridicolizzato; viene anche snobbato dai giocatori più giovani, i quali non è raro vederli cimentarsi in improbabili oscillazioni con l’analogico per realizzare un Hadoken in Street Fighter 4. Tristezza.
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7) Il pensionamento delle cartucce:
Chi disprezza compra. In quel lontano 1996 avevamo accusato Nintendo per non essersi adeguata con il suo Nintendo 64. Già, perché mentre le rivali SONY e SEGA potevano vantare di console con il supporto CD-ROM, la cara vecchia N optò ancora per un sistema tradizionale, capace di leggere solo le mitiche cartuccione. Volarono aspre critiche di ogni genere, ma oggi, dopo più di 15 anni un po’ la lacrimuccia ci scende guardando quanto erano belle le cassettine del Mega Drive, del NES, del Super Nintendo e così via… sigh.
8) Reboot/Remake da orrore:
Abbiamo sognato così tanto la riesumazione dei nostri titoli dell’infanzia, ma una volta tornati sembrava di vivere in un brutto incubo. E’ stato così con Golden Axe e il pessimo Beast Rider, vera e propria schifezza. Emblema di scelte nostalgiche discutibili. Dove tutto il feeling è stato perso in favore di una scialba produzione, persino il titolo suona male. In tempi recenti la stessa sorte è toccata anche a Dante con l’ultimo e inutilissimo Devil May Cry. La Capcom (con la complicità del team Ninja Theory) è stata capace di mandare in cenere una delle sue saghe più riuscite, senza alcun rimorso. Complimenti.
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9) Ciao, ciao chiptune :
E’ innegabile che con il chiptune sono stati composti i temi più belli di sempre. Basta pensare a Zelda, Super Mario, Castlevania, Final Fantasy, Streets of Rage o Sonic. Temi musicali semplici, fatti di pochi suoni, ma spesso molto meglio delle attuali musiche, le quali tecnicamente sono un altro universo, ma rare volte rimangono impresse nei ricordi dei videogiocatori come quelle del passato.
10) Il futuro del Digital Delivery:
Il Digital Delivery è un disastro annunciato. Ok, sì, a tutti piace Steam o Desura; diciamocela tutta: sono delle gran figate. Ma il DD non risparmierà nessuno, tanto meno i nostri amatissimi e scomodissimi giochi “scatolati”. Presto saranno solo lontani ricordi e invece di collezionare cartucce, dischetti e limited edition, collezioneremo download, come un qualsiasi pirata. Questa è la realtà, punto.
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2 commenti:

  1. Gran articolo, complimenti !!!
    Mi trovo d'accordo con tutto ( tranne la storia delle cartucce, che ho saltato a piedi pari, essendo partito con uno ZX Spectrum e subito passato al PC ). Da circa 6 anni me ne sono andato da casa dei miei, e quando torno guardo con un po' di tristezza la mia collezione di giochi scatolati.
    Giusto ieri sera, giocando a Toki sul MAME, pensavo alla montagna di soldi che ho infilato nei cabinati, a volte in ciofeche assurde dove con 100 lire duravo meno di un minuto.
    Complimenti anche per il sito, da quando ne ho scoperto l'esistenza spulciando Idealsoftblog, altra tappa fissa giornaliera, è diventato uno dei primi che apro ogni giorno.
    Continuate così.

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  2. Grazie mille Oscar!
    E' vero, una volta giocavi con 100/200 lire, ricordo che proprio Toki aveva quel prezzo al circolo sotto casa. Peccato che duravo meno di 4 minuti! XD Tuttavia era un gran gioco, anch'io ci rigioco ogni tanto!
    C'è poco da fare, una volta il mondo videoludico era "meno professionale" ma estremamente più divertente, anche con quei giochi palesamente fatti a posta per spillare monetine e gettoni! Bei tempi! :)

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