Finalmente è disponibile per Android e iOS la trilogia di Double Dragon.
La saga della ormai scomparsa Technos ha segnato la storia, introducendo per primo tutte le caratteristiche dei beat em up. In particolare il primo episodio, vera e propria pietra miliare per quanto concerne i giochi d’azione.
Le avventure di Jimmy e Billy sono ancora oggi in grado di divertire una grossa fetta di pubblico, grazie ad un gameplay immediato ma estremamente divertente e carico di sfida.
Double Dragon Trilogy, oltre alla possibilità di giocare alle versioni originali, permette anche di settare i comandi a piacimento, la difficoltà (tra cui una adattata per i sistemi mobile), sbloccare obiettivi, cooperazione tramite bluetooth e l’interessante opportunità di selezionare la modalità Story (una sorta di Arcade riveduto).
La saga della ormai scomparsa Technos ha segnato la storia, introducendo per primo tutte le caratteristiche dei beat em up. In particolare il primo episodio, vera e propria pietra miliare per quanto concerne i giochi d’azione.
Le avventure di Jimmy e Billy sono ancora oggi in grado di divertire una grossa fetta di pubblico, grazie ad un gameplay immediato ma estremamente divertente e carico di sfida.
Double Dragon Trilogy, oltre alla possibilità di giocare alle versioni originali, permette anche di settare i comandi a piacimento, la difficoltà (tra cui una adattata per i sistemi mobile), sbloccare obiettivi, cooperazione tramite bluetooth e l’interessante opportunità di selezionare la modalità Story (una sorta di Arcade riveduto).
Analizziamo qui di seguito i tre giochi contenuti in questa trilogia:
- Double Dragon: il primo intramontabile episodio. Ancora oggi uno dei massimi esponenti del genere picchiaduro a scorrimento. Un vero e proprio gioiellino. Facile da giocare, difficile da staccarsi.
- Double Dragon II: molto simile al primo episodio con nuovi livelli e nemici. Impossibile non apprezzarlo se i è amato il suo predecessore. Un must-have.
- Double Dragon III: Un titolo deludente, afflitto da una realizzazione tecnica non all’altezza e da un concept pacchiano e scialbo. Tuttavia (chiudendo un occhio) può anche essere gradevole a piccole dosi.
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